Tra le molte produzioni artistiche del gruppo Dogon vi sono i sedili/seggi che rivestivano soprattutto una funzione simbolica poiché venivano utilizzati da personaggi importanti.
Le due piattaforme, la parte superiore e inferiore della seduta, rappresentano il cielo e la terra e le quattro coppie scolpite in rilievo raffigurano gli antenati primordiali del gruppo, che avevano scelto le acque dei fiumi e dei mari come elementi in cui risiedere.
IL POPOLO DOGON
ARTE
I Dogon sono molto famosi per la loro vasta produzione di maschere e di statue in legno.
I colori primari utilizzati dai Dogon sono di solito il rosso, il nero e il bianco, mentre i segni più diffusi includono spirali e motivi a scacchiera; entrambi i motivi fanno riferimento alle storie legate all’origine di questo popolo.
STORIA
La storia antica, basata su tradizioni orali, riferisce che tra il X ed XIII secolo i Dogon si erano stabiliti sulla riva occidentale del fiume Niger. Essi emigrarono ad ovest verso il Burkina Faso del nord, dove le storie locali li descrivono come kibsi. Intorno al 1490 fuggirono in una regione conosciuta come il regno settentrionale Mossi dello Yatenga, quando furono attaccati dalla cavalleria Mossi.
Finirono la loro fuga nella regione delle falesie di Bandiagara, al sicuro dai cavalieri che li inseguivano.
Patrimoni dell’umanità – La falesia di Bandiagara
ECONOMIA
I Dogon coltivano cipolle che vengono esportate in tutta la regione sudanese. Producono anche miglio e sorgo per il consumo locale. Come per tanti contadini africani, la terra e la sua fertilità svolgono un ruolo importante nelle concezioni religiose dei Dogon.
Il culto del Lebe, il dio che ogni notte appare in forma di serpente al capo religioso, è principalmente legato al ciclo della terra e altari a lui dedicati sono diffusi tra i terreni per favorire la fertilità della terra. Il più importante rito agricolo è il Bulu, che precede immediatamente le prime piogge e la semina.
POLITICA
Tra i Dogon le persone sono definite in base alla discendenza ed alla località. I raggruppamenti sono il clan, il villaggio, la discendenza patrilineare, e, per gli uomini, l’età o il grado.
Ognuno di questi gruppi è ordinato gerarchicamente in base all’età e all’ordine di successione, e tutti i livelli di ogni gruppo interagiscono con gli altri in modo che chi è generalmente ben rispettato all’interno della famiglia molto probabilmente sarà destinato a detenere una posizione di rilievo all’interno della società.
RELIGIONE
La religione Dogon è definita in primo luogo attraverso il culto degli antenati e degli spiriti che essi hanno incontrato durante le loro migrazioni attraverso il Sudan occidentale.
La società Awa è incaricata di eseguire le cerimonie che permettono al defunto di lasciare il mondo dei vivi e entrare nel mondo dei morti. I riti pubblici comprendono quelli funebri e la cerimonia del dama che segna la fine del periodo del lutto.
18 cerimonia del dama 1 da Les Dogon
I membri della società Awa sono anche responsabili delle cerimonie del Sigui, che si tengono ogni 60 anni con lo scopo di ricordare alle nuove reclute gli iniziati defunti.
Tutti questi riti richiedono l’uso delle maschere e sono celebrati solo dai maschi iniziati che hanno appreso le tecniche necessarie per rappresentare le creature soprannaturali.
Parole Explora: fertilità, forza, onde del fiume, saggezza, serenità
Altre informazioni:
Perché ci sono delle persone incise ai bordi dell’opera?
Perché ha queste due estremità circolari ai bordi?
Chi usa il sedile è un capo villaggio, che ha bisogno di richiamare le otto divinità fondatrici dell’universo per essere rispettato, prendere decisioni sagge, amministrare con giustizia.
I due supporti circolari rappresentano il cielo, da cui discesero i Nommo, le quattro coppie di gemelli qui raffigurate e la terra, luogo in cui andarono a risiedere, in particolare negli ambienti acquatici (da qui le onde scolpite).