Questa maschera in legno, fibre vegetali, semi, cauri ha proporzioni gigantesche ed è utilizzata durante i riti di iniziazione dei giovani che dovranno far parte del mondo degli adulti.
L’aspetto aggressivo e minaccioso è un invito forte ai candidati a rispettare regole e proibizioni alimentari.
Questa maschera è conservata in un santuario insieme alla corrispondente femminile di dimensioni più piccole.
Esse sono venerate a motivo della loro forza che favorisce sempre la fecondità.
Quando le maschere erano bianche significava che era tempo di festa; nere quando era tempo di amministrare la giustizia e punire la stregoneria.
IL POPOLO SUKU
ARTE
L’arte dei Suku spesso si confonde con l’arte dei vicini Yaka con i quali dividono parte del territorio della regione del Bandundu della Repubblica Democratica del Congo.
Tutte le sculture Suku – statue, feticci e maschere – hanno forme voluminose e i particolari di ciascuna creazione artistica sono molto evidenziati.
Tutto ciò è fatto volontariamente dallo scultore per accentuare l’importanza e la forza che le maschere o le statue sprigionano.
STORIA
La storia dei Suku ha origini lontane e tormentate.
All’inizio del 1500 il re del Kongo considerava suo il territorio Suku.
La tradizione racconta che i Suku sono arrivati dall’area dell’alto Kuango dove subirono assalti degli Jaga nella metà del 1500 e più tardi, a metà 1600, quelli dei Lunda.
Spinti poi verso nord ebbero problemi con altre popolazioni e parte di essi ritornarono sulle rive del Kuango e altri nella regione di Kasongo Lunda, ai confini con l’Angola, spinti poi verso il territorio di Tungila dove molti di essi risiedono.
ECONOMIA
L’economia dei Suku è costituita dall’agricoltura, dalla pesca e dall’allevamento di animali da cortile.
In passato i Suku furono abili cacciatori, ma venendo meno la fauna sul territorio, soprattutto con l’arrivo dei coloni, questa attività è notevolmente diminuita.
POLITICA
Ogni comunità ha un capo locale che è il discendente diretto del proprietario terriero originario e di solito è controllato in una certa misura da un capo regionale supremo.
Il governo congolese governa ufficialmente ogni regione in collaborazione con i capi locali, controllando l’estensione del loro potere.
Gli specialisti dei riti e gli indovini collaborano con il governo per le decisioni politiche.
RELIGIONE
Ndzambyaphuungu (il creatore che abita il cielo) è responsabile della vita, della morte e di tutte le domande senza risposta. Non ci sono pratiche religiose che rendono attivamente omaggio a questo dio.
Invece, le celebrazioni religiose si concentrano sull’onore degli anziani e degli antenati.
Per la morte di un anziano è prevista una cerimonia pubblica frequentata solo da altri anziani.
Gli antenati sono onorati attraverso offerte e doni, di solito in una radura nella foresta. Questo luogo è vietato agli estranei ed a tutte le donne.
Tuttavia in alcuni casi le offerte sono raccolte presso la tomba degli antenati.
Altre informazioni: