Le statue “colono” sono così chiamate perché rappresentate con abbigliamento proprio dei coloni europei.
Tra gli altri: camici da medici, canottiere da pugili, costumi da bagno da turisti, giubbe da guardiani come nell’oggetto esposto.
Molte sono le interpretazioni fatte su questo tipo di sculture colorate in generale in rosso e in bianco.
Alcuni sostengono che rappresentano il potere europeo, altri dicono che lo scultore creando la statua cercava di appropriarsi della forza dell’uomo bianco; altri ancora interpretano questo lavoro artistico come un’indicazione a stare attenti e a non fidarsi dell’europeo.
Spesso la statua colono era utilizzata nelle feste di villaggio durante cerimonie fatte per divertire i componenti del villaggio stesso.
Per altri studiosi infine le statue colono rivestono il ruolo di feticcio o di intermediazione tra gli spiriti e l’uomo.
Altre info sull’opera:
IL POPOLO BAULÈ
ARTE
Tra i Baulè l’arte si manifesta in molteplici forme, tra cui sculture in legno, fusioni in oro e ottone simili ai loro antenati Ashanti, maschere e figure scolpite, fortemente influenzate dai loro vicini Senufo e Guro.
STORIA
I Baule appartengono ai popoli Akan che abitano il Ghana e la Costa d’Avorio. Trecento anni fa, quando gli Ashanti salirono al potere in Ghana, il popolo Baule migrò verso nord ovest nell’attuale Costa d’Avorio. Il racconto del loro distacco dagli Ashanti è stato conservato nei racconti orali; durante l’ascesa al potere Ashanti, la regina Baulè, Abla Poku, era in competizione con l’allora re Asante. Dopo la vittoria di quest’ultimo la regina spostò il suo popolo su quelle terre che ancora oggi occupano. Il discendente maschio di Abla Poku vive ancora oggi nel palazzo reale da lei fondato ed è onorato dai Baule come il loro effettivo re.
ECONOMIA
I Baule hanno patate e mais come colture primarie. Essi sono anche grandi esportatori di cacao e di noci di cola, coltivate nelle piantagioni locali grazie alla manodopera di lavoratori immigrati sfruttati, la maggior parte proveniente dal Burkina Faso.
Altri prodotti agricoli coltivati localmente sono stati importati dalle Americhe durante la tratta degli schiavi: mais, manioca, peperoni, arachidi, pomodori, zucche e patate dolci.
I Baulè allevano inoltre animali da fattoria, tra cui pecore, capre, galline.
Mercati gestiti principalmente da donne hanno luogo ogni quattro giorni e sono al centro dell’economia locale.
POLITICA
I Baulè hanno un governo fortemente centralizzato con al vertice un re o capo che eredita la sua posizione per discendenza materna.
Ci sono vari sottocapi incaricati di governare le popolazioni locali, tutti loro si affidano a consiglieri per prendere decisioni.
La principale società delle maschere è quella Goli, incaricata di garantire l’ordine sociale tra i Baulè.
RELIGIONE
La religione comprende sia il culto degli antenati che una gerarchia di divinità della natura.
Spiriti della Natura e spiriti simboli di coniugi dell’al di là sono spesso rappresentati nella scultura.
Il loro dio Creatore è Alouroua, che non è mai rappresentato fisicamente.
Parole Explora: bottone, protezione, serenità
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